Fattura elettronica: cosa succede dal 1° Gennaio 2019 e perché dobbiamo preoccuparci?
La rivoluzione digitale per qualsiasi realtà aziendale è in atto da diverso tempo ma, nel giro di pochissime settimane, tutte le imprese saranno obbligate all’adeguamento fiscale previsto dal 1° Gennaio 2019 e prossimamente lo saranno anche gli Studi Odontoiatrici.
Un adeguamento che ci vede coinvolti in prima persona per quello che riguarda l’intero ciclo di vita attivo e passivo della fatturazione.
La dematerializzazione cartacea diventerà parte integrante del nostro quotidiano: basta fatture in formato pdf, allegate a semplici email o stampate e consegnate nelle mani del paziente (con la fatturazione elettronica il paziente potrà richiedere copia cartacea).
Tutto sarà gestito in forma elettronica, le fatture saranno dei semplici file XML (illeggibili dall’occhio umano) che verranno inviati e ricevuti tramite un sistema di interscambio apposito.
Insomma, dal 1° Gennaio non ci sono più scuse per le imprese:
o ci si adegua agli adempimenti fiscali previsti o si rimane indietro, diventando, in poche parole, “fuorilegge”.
Facciamo un passo indietro.
Con questo articolo vogliamo fare un po’ di chiarezza in materia analizzando la normativa in questione e valutando quali sono gli step necessari da seguire per i prossimi mesi.
Quali obblighi dobbiamo aspettarci, e perché?
Tutto nasce a livello europeo nel lontano 2001, dalla Direttiva n. 2001/115/CE, che aveva lo scopo di semplificare le modalità di fatturazione previste in materia di imposta sul valore aggiunto. In Italia questa viene recepita nel 2004, con il D.Lgs. n.52 del 20 Febbraio, dando così la possibilità di gestire il flusso di fatturazione in modalità elettronica.
Ma, tralasciando i numerosi passi normativi attuati nei successivi 10 anni, con il recepimento della Direttiva 2014/55/UE del 16 Aprile 2014, si introduce l’obbligo di fatturazione elettronica negli appalti pubblici.
Lo step successivo riguarda dunque tutti gli operatori economici identificati ai fini Iva, anche nei confronti dei consumatori finali italiani. E, infatti, la legge di bilancio per il 2018 definisce il termine ultimo per l’adempimento alla fatturazione elettronica al 01 Gennaio 2019.
A tal fine, già dal 2017 il Sistema di Interscambio (SdI) è stato messo a disposizione anche agli operatori economici privati (partite iva) per poter trasmettere e/o ricevere fatture elettroniche in modo facoltativo.
Cos’è il SdI e a cosa serve?
Il SdI è un intermediario elettronico (postino elettronico) messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate all’interno del quale viaggiano tutte le fatture emesse e ricevute; chi emette fattura potrà inviarle ai propri clienti attraverso questo sistema, che registrerà automaticamente la transazione dal punto di vista fiscale.
Sarà dunque necessario stampare ancora le fatture? Finalmente no!
Se fino ad oggi è obbligatorio stampare, numerare e conservare le fatture di acquisto per 10 anni, dal 1° gennaio 2019 le fatture saranno valide solo in formato XML e dovranno essere conservate legalmente o tramite il sistema dell’Agenzia delle Entrate (gratuito) o tramite un provider certificato (a pagamento).
Da un lato sarà più facile conservarle, ma dall’altro senza un software dedicato sarà più complicato riceverle e consultarle.
Ci si sta muovendo verso una sempre maggiore digitalizzazione e, ormai, siamo davvero agli sgoccioli!
Grazie alla tecnologia e ad una connessione internet sempre migliore, si semplifica il rapporto con il fisco e dal prossimo anno ci si potrà gradualmente liberare dei pesanti e vecchi faldoni pieni di documenti che riempiono gli armadi.
Di diversa opinione potrebbe essere però chi, fin ad ora, si è basato sulla gestione cartacea del proprio studio, o magari utilizza un software gestionale di vecchia generazione.
Niente panico e niente ansia, ecco perché la fattura elettronica sarà un’opportunità
L’obbligo di fatturazione elettronica diventa un’ottima occasione per riordinare e rimodernare il proprio studio, non tanto dal punto di vista del proprio lavoro quanto dal punto di vista organizzativo.
Poter contare su un software gestionale adatto, permette di avere un approccio più snello al proprio lavoro, andando ad alleggerire di molto le preoccupazioni economiche e di gestione degli appuntamenti, e dando così ampio spazio a dottori ed operatori per concentrarsi sulla propria professione.
Con il giusto software inoltre, è possibile integrare la compilazione ed il controllo delle fatture, automatizzando il processo di emissione e di comunicazione con il già citato SdI.
I vantaggi di un buon software gestionale
In diversi articoli precedenti abbiamo approfondito quali sono i vantaggi di un software gestionale efficiente ed attento alle esigenze di uno studio dentistico, come ad esempio:
- Possibilità di fare ordine nella gestione dei propri appuntamenti, grazie ad un’agenda digitale che velocizza e semplifica la presa degli appuntamenti;
- Raccolta dati dei clienti sicura attraverso la creazione di un database con centinaia o migliaia di profili con tutti i dettagli clinici (e caratteriali) di ogni paziente;
- Accesso ai dati dello studio da ogni terminale o anche da remoto, senza bisogno di cercare l’agenda dell’ufficio e senza che ci sia il rischio di perdere informazioni e dati;
- Maggior concentrazione nel proprio lavoro senza dover perdere tempo ed energie in altri aspetti poco rilevanti.
Ma ci sono software e software.
Cercando bene in internet è possibile che ci sia anche qualche soluzione gratuita. Ma è davvero così conveniente?
Ve lo diciamo subito: se è gratuito non conviene mai.
E anche tra quelli a pagamento bisogna prestare attenzione, vista l’esigenza imminente, che siano integrabili con la gestione della fatturazione elettronica, in modo da poter interagire velocemente con il SdI senza conflitti o complicazioni.
Come capire se si tratta del software giusto?
Bastano poche domande:
- Vi è stato proposto un upgrade per la gestione della fatturazione elettronica nei tempi corretti ?
(indicativamente novembre o dicembre, considerando che per gennaio deve essere in grado di funzionare perfettamente); - L’invio delle fatture elettroniche è automatizzato attraverso l’utilizzo di un intermediario autorizzato?
(alcuni software permettono solo di emettere il file ministeriale senza inviarlo in automatico al SdI); - Il software permette di emettere le fatture elettroniche e di ricevere quelle dei fornitori?
(alcuni intermediari non permettono di ricevere le fatture dei fornitori).
Se avete risposto negativamente ad una o più domande, allora è il caso che cominciate già da ora a guardarvi intorno per trovare un gestionale che sia in grado di soddisfare le vostre esigenze.
Attenzione però, perché i tempi sono molto ristretti: considerando un tempo di prova necessario, possibili rallentamenti, e il normale impegno lavorativo che lo studio comporta, ci si ritrova ad essere già in ritardo sulla tabella di marcia ideale.
La soluzione che proponiamo per la fatturazione elettronica dello studio odontoiatrico è START GESTIONALE, una soluzione che risolve sia la necessità di adeguamento alla fatturazione elettronica al 01 Gennaio, sia l’importanza per lo studio di avere un sistema di archiviazione di tutte le informazioni importanti.
Per approfondire sulle specifiche a riguardo vi invitiamo a visionare la nostra pagina informativa: https://www.fatturaelettronica-studiodentistico.it
Arcangelo ZulloConsulente - Formatore